Prima le bugie, ora la repressione: opporsi al regime
Il Presidente del Consiglio ha annunciato oggi che darà disposizioni per fare cessare con l’intervento delle forze dell’ordine la protesta del mondo della scuola e dell’Università.
Prima la Gelmini e Berlusconi, con l’ausilio di alcuni "autorevoli" editorialisti della stampa " indipendente" hanno tentato di isolare le proteste del mondo della scuola e fare passare per riforma la devastante politica dei tagli e delle privatizzazioni dell’Università e della scuola.
Ora, a fronte di una mobilitazione crescente e dello sciopero del 30 ottobre, minacciano addirittura l’intervento della polizia e misure repressive.
E’ la regola del regime alla quale tutte le forze e le istituzioni democratiche devono rispondere, sostenendo con forza e coerenza la legittima protesta del mondo della scuola.
E’ auspicabile pertanto che le istituzioni democratiche assumano una chiara posizione a sostegno della lotta per una scuola pubblica più efficiente e più democratica e che tutte le organizzazioni democratiche, a cominciare dai giuristi democratici, si mettano a disposizione del movimento della scuola per tutte le opportune iniziative.
Il Comitato per la Scuola della Repubblica è disponibile a dare il proprio contributo e propone sin da ora la costituzione di un comitato di supporto al movimento della scuola, formato da tutte le organizzazioni democratiche.
Il Comitato di Firenze
per la Scuola della Repubblica