LO MEJOR QUE LE PUEDE PASAR A UN CRUASAN

E’ bello conoscere persone nuove, fare amicizia e stare bene con loro. ANcora meglio è incontrare una persona con cui si hanno avuto rapporti solo a distanza, telefonici e di posta elettronica o tuttalpiù incroci nella rete e scoprire che è una bella persona e, si, l’impressione positiva che avevi di lei è confermata. Se poi questa persona ti fa comprare un libro che ti divori in un giorno e mezzo, se non meno, beh, allora è quasi come fare bingo.

Il meglio che possa capitare a una brioche, di Pablo Tusset è un libro molto divertente. SOno riuscito a ridere da solo leggendolo in più punti, e questo è uno degli indicatori che mi fanno pensare che un libro è ben scritto.

Procuratevelo e leggetelo, perché ne vale proprio la pena.

 Il meglio che possa capitare a una brioche
Pablo  Tusset


Traduzione: Tiziana  Gibilisco
Collana: Universale Economica
Pagine: 312
Prezzo: Euro 8
 
In breve
"Il romanzo più interessante e divertente che abbia letto negli ultimi tempi: un occhio capace di calamitare tutte le informazioni, tutta la cultura, tutta la nostalgia per modi di stare al mondo irrimediabilmente perduti." Manuel Vázquez Montalbán
 
Il libro
Cosa succede quando Pablo Baloo Miralles, trentenne disadattato e arrogante, fannullone, misogino, puttaniere, oltre che pecora nera e noto filosofo della Rete, si trova coinvolto in un mistero nel quartiere più "figo" di Barcellona? A bordo di un coupé con aria da pantera Bagheera e con un senso dell’umorismo brillante, originale e pungente, Pablo ci guida nei meandri di una storia ricca di allegri sprazzi alcolici, divagazioni veneree e pagine web dal dubbio contenuto, sulle tracce di suo fratello Sebastián, detto The First, presidente della Miralles & Miralles, la prospera azienda di famiglia. Una fuga con l’amante? La vendetta di qualche impostore della concorrenza? Un rapimento? L’agitazione dei familiari costringe Pablo a improvvisarsi detective. Proiettato in un’esilarante avventura al fianco dell’amica Fina, eroina naïf, si ritroverà prigioniero nei labirinti di un’inquietante Fortezza, cittadella invisibile, celata nelle viscere di un’inedita Barcellona dalle mille meraviglie.
 
 
Approfondimento
"Il meglio che possa capitare a una brioche è essere spalmata col burro," pensa Pablo Miralles mentre, tristemente, stende invece un velo di margarina per mettere insieme la sua grama colazione… D’altro canto, se si ha una strana somiglianza con l’orso Baloo di disneyana memoria e, al pari del simpatico plantigrado, si è convinti che nella vita "ti bastan poche briciole / lo stretto indispensabile", non stupisce che l’uomo, pur essendo figlio di un magnate della finanza barcellonese, non possa neppure permettersi una degna confezione di burro. È anche per questo che Pablo, scioperato marcantonio quarantenne, accetta l’incarico del fratello maggiore Ignacio, detto "The First", per l’anzianità e per il suo smodato istinto competitivo. In cambio di cinquecentomila pesetas, Pablo deve badare alla discreta vigilanza di una diroccata villetta nel centro di Barcellona. Ma Ignacio scompare dalla faccia della terra senza lasciare traccia di sé e dell’amante che, ovviamente, è la sua segretaria personale.
La famiglia si agita, grida allo scandalo e al buon Pablo tocca improvvisarsi detective. Da qui si dipana un’intricata, stralunata e divertente ricerca che porterà Pablo nel cuore di una misteriosa setta esoterica.
Guappo e un po’ cialtrone, Pablo Miralles è un personaggio finto-burbero che si sforza di apparire cinico e baro senza mai riuscirci del tutto. Sembra un degno rivale di Carvalho e riesce a muoversi con grande leggerezza nel ritmo di una frenetica Barcellona che, pur mantenendo la sua irripetibile identità, diventa nel racconto un eccentrico paradigma della metropoli occidentale.

 

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