DO YOU REMEMBER GENOVA 2001?

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno (…) ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita’, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta’ (…) dopo di che, forti del consenso popolare (…) le forze dell’ordine non dovrebbero avere pieta’ e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
(Francesco Cossiga)

 

Di seguito l’intervista completa pubblicata su Nazione – Carlino – Giorno del 23 Ottobre 2008
di Andrea Cangini
Presidente Cossiga, pensa che minacciando l’uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
"Dipende, se ritiene d’essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiche’ l’Italia è uno Stato debole, e all’opposizione non c’è il granitico Pci ma l’evanescente Pd, temo che alle parole nonseguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia".
Quali fatti dovrebbero seguire?
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno".
Ossia?
"In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perche’ pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…".
Gli universitari, invece?
"Lasciarli fare.Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita’, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città".
Dopo di che?
"Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra’ sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri".
Nel senso che…
"Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pieta’ e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano".
Anche i docenti?
"Soprattutto i docenti".
Presidente, il suo e’ un paradosso, no?
Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si’. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!".
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere?
"In Italia torna il fascismo", direbbero. "Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio".
Quale incendio?
"Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornera’ a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle universita’. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale".
E’ dunque possibile che la storia si ripeta? "Non e’ possibile, e’ probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perche’ il fuoco non fu spento per tempo".
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti. "Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama…".
Non andra’ in piazza con un bastone, certo, ma politicamente…
"Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all’inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com’era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla… Ma oggi c’è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente".

Questa voce è stata pubblicata in Politica. Contrassegna il permalink.