Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale formalmente vuole rispettare la Costituzione, ma la vuole violare in sostanza.

Stralci del discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III
Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN),
Roma 11 febbraio 1950

"Facciamo l’ipotesi, così
astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante,
il quale formalmente vuole rispettare la Costituzione, ma la vuole
violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare
l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza
parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi
delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito?
Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere
imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre,
perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue
un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a
trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia
che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le
scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito…"

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