11 settembre (2)

L’11 settembre 2001 il terrorismo internazionale compì un’orrenda strage. Attaccando simultaneamente più obiettivi, vennero massacrati (secondo una stima purtroppo approssimata) 16439 bambini in età prescolare. Le armi usate furono la fame, la malattia, le guerre. E spesso la morte fu per le vittime l’unico momento dignitoso di una vita, se tale può chiamarsi, indegna di essere vissuta. I mandanti di questo massacro sono ben noti, ma purtroppo è impossibile raggiungerli e fermarli, date le protezioni di cui godono. Sono le grandi multinazionali, specie degli alimenti per l’infanzia, come la Nestlé; le grandi imprese farmaceutiche; i governi occidentali, in prima linea quello statunitense, e i suoi lacché; le classi politiche corrotte e la borghesia compradora del terzo mondo; gli infiniti vigliacchi di casa nostra, che  voltano gli occhi dall’altra parte, e preferiscono vedere affogare in mare quelli che cercano di scappare da questa orrenda sorte.

Lo stesso massacro si è ripetuto il 12 settembre 2001; il 14; il 15; e così via, fino ad oggi. O forse no, forse l’aumento selvaggio dei prezzi dei beni alimentari voluto in primis dal presidente Bush ha fatto salire questa orribile contabilità giornaliera di qualche migliaio di vittime.

Oggi dovrebbe essere un giorno di meditazione civile, e di preghiera per chi crede. Di ricordo delle vittime innocenti di quel giorno di sette anni fa, di quei 16439 bambini, dei 42 milioni circa di altri bambini morti di fame, malattia, guerra, da allora.

Oggi non ho voglia di ridere.

 

(tratto da http://riccardoluccio.wordpress.com)

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