Peter Cameron

Come si fa a non amare i libri di peter Cameron? SOno lo specchio dei nostri tempi, ci raccontano storie di quotidianità senza scadere nel bieco realismo, ci incanta con sentimenti ed emozioni, senza mostrare fastidiosi sentimentalismi, ci regala dialoghi impagabili.

Davvero uno scrittore imperdibile, da tenere sempre sul comodino e non lasciare mai.  In Italia è pubblicato da Adelphi.

 

 

Un giorno questo dolore ti sarà
utile, Fabula, traduzione di Giuseppina Oneto 2007 ,
5ª ediz. , pp. 206 euro 16,50

James ha 18 anni e vive a New York.
Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d’arte della madre,
dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d’altra parte, suscitare
clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell’artista
giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e
nella speranza di trovare un’alternativa all’università
(«Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi
piacciono granché»), James cerca in rete una casa nel
Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite –
la lettura e la solitudine –, ma per sua fortuna gli incauti agenti
immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della
vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di
cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della
galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al
buio… I puntini di sospensione sono un espediente abusato, ma in
questo caso procedere oltre farebbe torto a uno dei pochi scrittori
sulla scena che, come sa bene chi ha amato Quella sera dorata,
chiedono solo di essere letti. Anticipare le avventure e i pensieri
di James rischierebbe di mettere in ombra la singolare grazia che
pervade questo libro, e da cui ci si lascia avvolgere molto prima di
riconoscere, nella sua ironia inquieta e malinconica, qualcosa che
pochi sanno raccontare: l’aria del tempo.

Per chi volesse leggere in inglese il
primo capitolo del libro, ecco il link:

http://www.holtzbrinckpublishers.com/images/Books/Excerpts/0374309892EX.pdf

La copertina dell’edizione originale

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Quella sera dorata, Fabula

traduzione di Alberto Rossatti 2006 ,
10ª ediz. , pp. 318 euro 19,00


Quando qualcuno si accinge a scrivere
una biografia, parenti e amici del biografato cercano quasi sempre di
ostacolare l’iniziativa, nel terrore di trovarsi di fronte, in un
futuro minacciosamente vicino, alla solita compilazione intessuta di
svarioni, congetture e voli di fantasia non autorizzati. È
quindi ovvio che né la moglie, né il fratello, né
l’amante del defunto Jules Gund, autore di un solo e venerato
libro, desiderano che il giovane Omar Razaghi si rechi nella tenuta
di famiglia in Uruguay e si impicci di faccende – piuttosto
scabrose, fra l’altro – che non lo riguardano. Ma Omar ha una
fidanzata che ripone in lui consistenti aspettative e lo mette, di
fatto, sul primo aereo per il Sudamerica – ignorando di consegnarlo
così, nel ruolo di amoroso, a tre consumati professionisti
della dissimulazione. È solo l’inizio di una commedia
brillante e feroce, dove nessuna combinazione di fatti, sentimenti o
rivelazioni è esclusa in partenza; e l’impeccabile regia
stilistica di Peter Cameron si mette al servizio di una storia che,
senza parere, molto dice su una delle perversioni collettive più
grottesche e contagiose: la smania di guardare la vita altrui dal
buco della serratura.

La copertina dell’edizione originale 

Quella sera dorata

 

 

Paura della matematica, Fabula

traduzione di Luciana Bianciardi 2008 ,
2ª ediz. , pp. 104 euro 15,00

In un passaggio apparentemente
marginale del racconto che dà il titolo a questa raccolta, la
protagonista offre al suo professore di matematica, passato a
trovarla, un bicchier d’acqua. Poi, mentre lo guarda, la ragazza è
colpita dall’assoluta naturalezza di quel gesto, che l’uomo
compie «come se in vita sua non avesse fatto altro che venire
da me in cucina a bere acqua». È un tocco
inconfondibile, che condensa in una riga tutta l’atmosfera di cui
abbiamo bisogno. Ma è anche di più: è la
conferma che qualsiasi vicenda ci narri – si tratti di un ragazzo
che in casa decide di non dire più una parola, mentre
intrattiene una fitta corrispondenza con i carcerati; di un
adolescente che, alla morte del suo cane, si convince che nelle
formule dell’algebra si annida il segreto della felicità; o
di una coppia di ragazzi gay in visita presso una nonna eccentrica e
molto amata –, Cameron sembra appunto non aver mai fatto altro che
scrivere storie per noi. E come nei suoi ammiratissimi romanzi, ci
offre qui, con la sua voce fresca e generosa, storie di giovinezza,
inquietudine e nostalgia, di amori e famiglie e vita quotidiana che
non dimenticheremo facilmente.

La copertina dell’edizione italiana

Chi ha paura della matematica

 

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