Mubarak e le proposte di LaRouche al vertice FAO


   

L’appello lanciato dal presidente del Movimento Solidarietà
tedesco Helga Zepp-LaRouche lo scorso 3 maggio affinché si
raddoppi la produzione mondiale di cibo, si sciolga
l’organizzazione per il commercio mondiale WTO e si fondi un
nuovo sistema monetario ha suscitato in diverse parti del
mondo un dibattito che si farà sentire anche alla conferenza
di Roma della FAO, dal 3 al 6 giugno.

L’appello è stato ripreso nell’edizione del 1 giugno di
Al-Ahram, quotidiano ufficiale egiziano che ha sottolineato
la "coerenza" delle vedute del presidente Hosni Mubarak e
Helga Zepp-LaRouche "la consorte dell’eminente economista
americano Lyndon LaRouche".

Al Ahram riferisce in prima pagina che Mubarak partecipa al
vertice della FAO a motivo del peso politico che l’Egitto
rappresenta in Africa, tra i paesi arabi e nel mondo. Egli
esporrà le idee del suo governo sulla crisi ponendo
l’accento sul diritto al cibo dei paesi poveri e in via di
sviluppo, indicando le cause della crisi e definendo le
soluzioni realistiche che implicano una collaborazione
comune tra le nazioni. Giacché Mubarak sarà il primo oratore
tra i leader mondiali, il suo discorso darà il la all’intera
conferenza.

L’editoriale del quotidiano egiziano propone il raddoppio
della produzione alimentare, uno stop ai biocarburanti, alla
speculazione ed all’accaparramento da parte delle
multinazionali, e la creazione di un meccanismo
internazionale di cooperazione affinché si impieghino al
meglio le conoscenze scientifiche e si finanzino le tecniche
agricole più moderne.

L’appello di Helga Zepp-LaRouche è trattato direttamente in
un articolo di Maha Nassas, che in esso riconosce "una delle
idee migliori, che meritano più rispetto … e coerente con
le idee espresse dal Presidente Mubarak". L’articolo passa
quindi in rassegna alcune proposte di Helga Zepp-LaRouche:
raddoppio della produzione alimentare, scioglimento della
WTO, una seconda rivoluzione verde, grandi infrastrutture,
specialmente progetti idraulici, definizione di un nuovo
sistema di Bretton Woods rifacendosi all’esperienza di
Franklin Delano Roosevelt, un accordo per la costruzione del
Ponte di sviluppo eurasiatico come spina dorsale per la
ricostruzione economica mondiale e lo sviluppo, e infine la
necessità di convenire un’assemblea generale dell’ONU per
discutere e prendere queste decisioni.

In chiusura Nassas riprende la conclusione dell’appello che
cita la Dichiarazione d’Indipendenza americana,
sottolineando che Zepp-LaRouche chiede che "il diritto al
cibo sia sancito come uno dei diritti umani più importanti
da difendere e proteggere in tutte le nazioni civili del
mondo, un tema che specialmente gli Stati Uniti e le nazioni
europee devono porre, invece di fare tanto chiasso per
interferire negli affari interni di altre nazioni su
questioni di gran lunga meno importanti".

Helga Zepp-LaRouche è stata anche intervistata il 30 maggio
dalla radio ecuadoregna insieme al rappresentante del paese
alla FAO Ivan Angulo Chacon, che ha appoggiato la sua
proposta. L’Istituto Schiller ha inoltre ricevuto il
sostegno di centinaia di personalità e rappresentanti degli
agricoltori, tra cui il prof. MS Swaminathan, parlamentare
indiano e "padre" della prima Rivoluzione Verde, e Alberto
Cantero, presidente della Commissione Agricola della Camera
dei deputati argentina.

Inoltre il programma alimentare dell’Istituto Schiller è
stato presentato direttamente al Parlamento Danese da Tom
Gillesberg, convocato nell’audizione del 22 maggio della
Commissione Affari Esteri e in quella della Commissione
Cibo, Agricoltura e Pesca il 28 maggio. I delegati dello
Schiller hanno avuto modo di approfondire l’argomento con i
parlamentari anche oltre i 15 minuti a loro disposizione.

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