La pioggia prima che cada

La
zia Rosamond non c' è più. È morta nella sua casa nello Shropshire,
dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la
pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è
stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma
non aveva mai voluto farsi fare un by-pass. Quando è morta, stava
ascoltando un disco di canti dell' Auvergne e aveva un microfono in
mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera
Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non
solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma… Accidenti, e quel
flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La
sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio
in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a
Stephen, il marito di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e Stephen fanno
un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro
di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel
1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Più di
vent'anni prima, dunque. Imogen era quella deliziosa bimba bionda di
sette o otto anni venuta con gli altri a festeggiare la padrona di
casa: una bimba dolcissima e silenziosa, che si muoveva quasi
furtivamente. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca.
Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è
toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E
allora non resta – come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto
scritto prima di morire – che ascoltare le cassette. Le cassette incise
dalla donna mentre sfogliava l'album di fotografie selezionando le
venti istantanee in cui poteva compendiarsi la sua vita….

 

Questa la trama raccontata sul sito di Feltrinelli. La frase che da il senso al libro, secondo me, in originale era: 'What I want you to have, Imogen, above all, is a sense of your own
history; a sense of where you come from, and of the forces that made
you.'

La copertina inglese è questa:

La copertina dell'edizione inglese.

 

Insomma, un libro veramente bello, avvincente, piacevole da leggere perché ben scritto e ben tradotto. A me è proprio assai piaciuto.  Fatevelo vostro.

Questa voce è stata pubblicata in Parole. Contrassegna il permalink.