Caetano Veloso Zii e Zie (Transamba)

 Caetano Veloso Zii e Zie (Transamba) 23apr09

Caetano Veloso è un festa, una gioia e una mia continua sorpresa! lo so, sono imparziale e prevenuto come una suora a Fatima, ma la mia vita è talmente appiccicata alla vicenda di Caetano Veloso che ogni volta che apre bocca io mi metto sull’attenti poco prima di un deliquio di sensi. sono un fan e come tutti i fans ho smesso da tempo di ragionare. parla il cuore, il mio sorriso ebete e una nidiata di farfalle che svolazzano nello stomaco!
ho infestato questo blog di parole e foto e suoni di Caetano, e posso assicurare che mi sto trattenendo. ma se arriva un disco nuovo non posso esimermi dal parlarne. debbo in qualche modo esorcizzare l’entusiasmo, condividere la gioia e sedare la mia imbecillità adorante!

Caetano Veloso Zii e Zie (Universal, 2009) è il naturale seguito del precedente Cê del 2006. medesimo concepimento strutturale affiancato dai tre giovani musicisti (che sono divenuti per l’appunto Banda Cê): Pedro Sa chitarra elettrica e basso, Ricardo Dias Gomes basso e Fender Rhodes e Marcelo Callado alla batteria!
il titolo è in italiano (!?!) e a quanto pare ha sostituito all’ultimo momento il previsto Transambas (che chissà che voleva dire?): proviene da una suggestione di lettura (in italiano) del romanzo Istanbul del nobel turco Orhan Pamuk! e lo stesso Caetano a confessarlo nel suo blog Obra Em Progresso a squisita disposizione di madrelingua e/o coraggiosi traduttori! entrambi i titolo sono rimasti però sulla copertina (bruttina) che ritrae, in uno scatto virato opaco, la spiaggia di Leblon!

13 canzoni (due cover come tradizione impone) venate della stessa trama elettrica del precedente disco. ma addolcite sono le asperità, funzionale all’immensa vocazione melodica è diventata la sperimentazione e lo sguardo si volge a samba e a marcette burlesche. A Cor Amarela e Diferentemente erano state ascoltate in acustico l’anno scorso a Ferrara, Perdeu è il principio di intenti di rara bellezza, Sem Cais è il cherubino che continua a vendere l’anima a Caetano per poter ancora esibirsi su questa terra, Base de Guantánamo è la Haiti di questi nostri tristi giorni, Menina da Ria la sintesi di tanti trio electrico sfilati al carnevale! e poi bossa e samba in parti mescolate, freschezzafunk e spirito giovanilistico che sorprende ancora alla tenera età di 67 anni!

Caetano – oggi – è tutto questo! paragonabile oramai solo a se stesso, immenso nell’incarnare 40 anni di musica popolare brasileira e a voler spostare ancora oltre l’obiettivo di una ricerca lunghissima. sorprenderà forse i neofiti, lo spero, mentre i vecchi ammiratori riconosceranno traiettorie melodiche e un songwriting oramai familiari. ma cosa si può chiedere ancora alla maestosità di questa carriera? cosa si può domandare se non un’altra canzone e poi un’altra ancora? sarebbe esoso chiedere la rivoluzione a chi la rivoluzione l’ha già fatta quando i molti ascoltatori di oggi non erano neppure nati. un vecchio adagio recita che la rivoluzione la si fa una volta nella vita, e lui – molto tempo addietro – l’ha già chiamata Tropicalismo!
per oggi c’è un nuovo disco, nuova gioia, immensa classe e sensibilità sociale, artistica e politica.
per oggi può bastare: bentornato!

 

tratto da http://borguez.wordpress.com/2009/04/23/caetano-veloso-zii-e-zie-transamba/

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