Anche se vi credete assolti…..

 

Dopo che la politica ha
legittimato i vertici della polizia, responsabili delle mattanze a
Genova nel luglio 2001, con le promozioni degli imputati e il rifiuto
della commissione d’inchiesta, il tribunale di Genova, con la sentenza
emessa nella tarda serata di giovedì 13 novembre, li ha assolti anche
dalle responsabilità penali ed ha legittimato l’immunità delle forze
dell’ordine da qualsiasi reato. Il tribunale di Genova ha sentenziato
che chi spacca una vetrina è stato punito con dieci anni di carcere
(nel processo a 25 manifestanti, concluso in primo grado nel dicembre scorso), mentre i maltrattamenti e le torture sui detenuti a Balzaneto, la mattanza alla Diaz non hanno responsabili e mandanti .

Se la sentenza di luglio,
relativa alle violenze e torture compiute dalle forze dell’ordine nei
confronti di centinaia di giovani inermi all’interno della caserma di
Bolzaneto, era sembrata un vero e proprio colpo di spugna, la sentenza
riguardante la sanguinosa irruzione delle forze dell’ordine all’interno
della scuola Diaz riesce a fare perfino di peggio assumendo il
carattere di una vera e propria amnistia.

Nonostante nel corso del
processo siano state dimostrate in maniera incontrovertibile le
responsabilità degli agenti, sia per quanto riguarda le violenze
gratuite nei confronti dei giovani che dormivano all’interno della
scuola Diaz, sia in merito alla falsificazione delle prove consistenti
in bombe molotov, picconi e spranghe portati sul posto dagli stessi
poliziotti al fine di giustificare con l’inganno il proprio operato, la
sentenza emessa dal Tribunale di Genova è di quelle da lasciare basito
chiunque sia stato in grado di percepire la gravità degli accadimenti.

Mi piacerebbe
sentir dire, da quei politici che un giorno sì e l’altro pure,
disquisiscono di giustizia avendo in testa soltanto le immunità castali
da una parte e la lotta alla microdelinquenza dall’altra, cosa pensano
di questa vergognosa sentenza. Ma la politica, non da oggi, su Genova
tace, e anche quando ha parlato non ha mai capito, e quando ha capito
ha voluto archiviare, il valore paradigmatico che quei due scempi della
Diaz e di Bolzaneto avevano e hanno per le sorti del nostro stato di
diritto. Forza bruta contro legalità. Eccezione contro regola.
Sospensione dei diritti fondamentali in uno spazio affrancato da ogni
garanzia e ogni convenzione.

A Genova non fu questione
di un po’ d’eccesso nella repressione di un movimento. A Genova fu
sospeso lo stato di diritto, anzi, fu sperimentato che sospendere lo
stato di diritto è possibile, senza che il potere politico sia chiamato
a risponderne e senza che ne paghi alcuna conseguenza. Immunità per
tutte le alte cariche dello Stato, conquistata sul campo molto prima
che in parlamento.

Alla luce di questa sentenza  che
ha “graziato” i responsabili dei gravissimi fatti di sangue (ancora più
gravi in quanto compiuti da coloro che dovrebbero far rispettare la
legge) accaduti durante il G8 di Genova del 2001, non mi stupisce più
di tanto constatare come il poliziotto Spaccarotella, responsabile
dell’assassinio di Gabriele Sandri, avvenuto un anno fa all’interno del
parcheggio di un autogrill, nonostante l’imputazione di omicidio non
sia stato sospeso dal servizio e neppure abbia subito alcun
procedimento disciplinare. Non resta che prendere coscienza del fatto
che le forze dell’ordine, anche quando sbagliano, rispetto alla legge
continuano a rimanere “più uguali” rispetti a tutti gli altri.

“Disoccupate le strade dai
sogni ed arruolatevi nella polizia” cosi cantava Claudio Lolli dopo le
giornate del marzo bolognese del 1977. E’ questo quello che ci vuole
dire la sentenza di Genova. Ma si sbagliano se pensano di aver
calpestato la nostra testardaggine per la verità e la giustizia. Le
tragiche giornate del luglio 2001 rimarranno impresse dentro di noi. Lo
schifo per questo potere ancora di più.

 

Italo Di Sabato

Questa voce è stata pubblicata in Politica. Contrassegna il permalink.