UN DECRETO LEGGE PER NULLA

ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari
1. UN DECRETO-LEGGE PER NULLA
2. E SUL RESTO IL PD "ASSOLUTAMENTE CONDIVIDE CON SODDISFAZIONE"
3. LA ‘QUARTA CRUI’
1. UN DECRETO-LEGGE PER NULLA
Il ministro Gelmini ha ieri sostenuto che il ricorso alla decretazione
d’urgenza e’ stato necessario per modificare le procedure dei concorsi
universitari gia’ banditi. Per il testo del decreto-legge e per sentire la
Conferenza stampa del Ministro v. nota 1.
Un intervento su concorsi gia’ banditi, con le domande dei candidati gia’
inviate e alla vigilia del completamento della formazione delle
commissioni, e’ stato quanto mai inopportuno e forse anche illegittimo.
Opportuno, anzi necessario e urgente, sarebbe invece intervenire, con un
disegno di legge, sui meccanismi concorsuali per i posti ancora da bandire.
Su questo tema richiamiamo, ancora una volta, le proposte dell’ANDU (nota 2).
Peraltro la soluzione inventata all’ultimo minuto in Consiglio dei
Ministri, toglie ogni fondamento allo ‘stato di emergenza’ invocato dal
Ministro per giustificare lo strumento del decreto-legge. Infatti quanto
approvato non cambia NULLA rispetto alla sostanza delle norme attuali: fino
ad oggi la commissione veniva composta dal membro interno (colui al quale
era stato ‘assegnato’ il posto per poterlo ‘girare’ al suo allievo) e lo
stesso membro interno invitava quattro colleghi, per i posti a professore,
e due, per i posti a ricercatore, a candidarsi per farsi eleggere nella
commissione. Da domani, ‘invece’, il membro interno chiedera’ a dodici
colleghi, per i posti a professore, e a sei colleghi, per i posti a
ricercatore, di candidarsi per farsi eleggere nella rosa da cui sorteggiare
i quattro (e due) membri della commissione.
Pare che a questo ‘cambiare tutto per non cambiare nulla’ abbia dato il
suo contributo anche il ministro Brunetta (nota 3). Come dire, i baroni per
i baroni.
E’ giusto il commento di Giuliano Cazzola del Pdl: "Si complicano le
procedure senza mutarne la sostanza".
Un decreto-legge era ed e’ urgente: quello per accogliere la richiesta del
grande movimento di protesta di ABROGARE gli articoli della Legge 133/2008
che prevedono:
– il blocco del turn over
– il taglio dei finanziamenti
– la trasformazione degli Atenei in Fondazioni private
– il trasferimento di "ingenti risorse" pubbliche alla Fondazione IIT di
Genova
2. E SUL RESTO IL PD "ASSOLUTAMENTE CONDIVIDE CON SODDISFAZIONE"
Si legge sulla Stampa di oggi (nota 3) che il ministro Gelmini "ha
incontrato il ministro ombra Pd dell’istruzione, Mariapia Garavaglia, che
le ha dato l’ok sulle linee guida per il ddl sull’Universita’. L’incontro
e’ avvenuto ieri mattina al ministero di viale Trastevere." "Queste linee
guida – ha detto la Garavaglia – sono assolutamente condivisibili. Ne
prendo atto con soddisfazione."
3. LA ‘QUARTA CRUI’
"L’adunata dei rettori del Sud", cosi’ e’ titolato un articolo su
Repubblica di oggi (nota 4) nel quale si legge che "ieri a Palermo si e’
costituito un vero asse dei rettori delle regioni meridionali".
Dopo la ‘seconda CRUI’, quella degli Atenei auto-eccellenti (l’AQUIS) e
dopo la ‘terza CRUI’, quella della "la rete delle Scuole Superiori a
Statuto speciale", sta nascendo la ‘quarta CRUI’, quella degli Atenei
meridionali.
Non sarebbe l’ora che i Rettori facessero ‘semplicemente’ i rettori,
curando l’interesse dei loro Atenei, invece di pretendere di rappresentare
l’Universita’ italiana o pezzi di essa?
7 novembre 2008

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