1918-2008: MEMORANDUM PER IL 4 NOVEMBRE DI LA RUSSA

Caduti italiani 680.000

Prigionieri e dispersi 600.000

Feriti e mutilati 950.000

Civili morti 50.000

 

Denunce per diserzione e renitenza 470.000

Denunce per altri reati commessi sotto le armi 400.000

Procedimenti penali aperti contro militari 1.030.000 (di cui 370.000 riguardanti cittadini italiani immigrati all’estero e non rimpatriati)

Processi celebrati 350.000

Condanne a pene detentive 220.000

Condanne all’ergastolo 15.000

Condanne a morte eseguite 729

Soldati fucilati sommariamente o per decimazione 2.000

Soldati fucilati per sbandamento durante la disfatta di Caporetto 5.000

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AVVISO A BAVA BECCARIS-BERLUSCONI. SOSTENIAMO LOTTE STUDENTI. GOVERNO USI FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, NON PER REPRIMERE DIRITTI.

Avviso a Bava Beccaris-Berlusconi. Rifondazione comunista sostiene e continuerà a sostenere tutte le occupazioni che si stanno svolgendo e si svolgeranno nelle scuole, nelle università e nelle strutture di ricerca del mondo scolastico italiano.

Il presidente del Consiglio non provi a trasformare una libera e democratica forma di protesta sociale in un problema di ordine pubblico. Le forze dell’ordine il governo pernsi ad usarle contro la criminalità organizzata che minaccia, uccide e scorrazza in un gran pezzo del territorio del Paese, non contro gli studenti, i professori e i ricercatori che non fanno altro che rivendicare i loro diritti.

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SGOMBERO E SEQUESTRO DEL CENTRO SOCIALE HORUS

Comunicato stampa di Andrea Alzetta,
Capogruppo della Sinistra Arcobaleno al Comune di Roma

Roma 21.10.2008
Lo sgombero del centro sociale Horus non è solo un attacco e una minaccia per gli altri centri sociali presenti e attivi a Roma; ma riguarda più in generale tutta la città, si tende a scardinare tutte le diversità, dagli omosessuali all’handicap, a chi promuove una cultura non omologata, a tutta la Roma democratica e antifascista.
Ciò che è gravissimo è inventarsi il ritrovamento di fumogeni e bottiglie molotov all’interno del centro; ricorda la farsa già vista nel 2001 con la vicenda della Diaz, quando le forze dell’ordine accusarono i no global di custodire molotov all’interno delle scuole dove dormivano; mentre invece durante il processo che seguì risultò evidente che le armi erano state portate all’interno delle scuole dalla stessa forza pubblica per giustificare il massacro.
Per difendere il centro sociale Horus, e la libertà dei residenti del quartiere oggi pomeriggio, alle ore 17,00 è previsto un corteo cittadino indetto dal centro sociale Horus e dagli altri centri sociali di Roma.

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HORUS OCCUPATO: ieri mattina le forze dell’ordine hanno sgomberato il centro sociale a piazza Sempione, Roma

HORUS OCCUPATO: stamattina le forze dell’ordine hanno sgomberato il centro sociale a piazza Sempione.

Piena solidarietà ai compagni che hanno garantito da più di due anni cultura e socialità.
Dichiarazione di Claudio Ortale capogruppo della “Sinistra – Arcobaleno”
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea nel Municipio Roma xix

Roma, 21 ottobre 2008. Stamattina un ingente e agguerrito numero di forze dell’ordine ha pensato bene di andare a sgomberare il centro sociale Horus a piazza Sempione. Il centro sociale svolgeva da un paio di anni attività socio-culturali all’interno di un vasto quartiere dove gli spazi di aggregazione giovanile sono davvero introvabili.
Già alcuni dei suoi ragazzi avevano subito in passato aggressioni da parte di gruppi neofascisti, come quella subita da Simone lo scorso 18 febbraio in via delle Vigne Nuove, per il loro impegno nel territorio.
Le prime notizie che trapelano parlano già del solito arsenale trovato nel centro sociale: “armi, molotov, droga e… mortaretti”.
Voglio esprimere a nome mio e dei compagni di Rifondazione la nostra piena solidarietà ai giovani compagni e compagne che hanno garantito da più di due anni cultura e socialità, in una zona della città dove l’opera di desertificazione dei cervelli è stata scientemente portata avanti da chi ci vuole imbevuti solo di telenovelas e di isole degli illusi.

Claudio Ortale
(capogruppo S.A. PRC Municipio Roma 19)

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VITTORIO FOA CI HA LASCIATO – Un secolo per la Sinistra

È deceduto a Formia Vittorio Foa. Aveva 98 anni. Partigiano, sindacalista e personaggio della sinistra italiana calcò il "secolo breve" da protagonista. Visse l’esperienza del carcere fascista, ma anche l’Assemblea costituente, poi il Partito Socialista e il Psiup, il Pdup e Dp, la vicinanza indipendente al Pci, senza essere mai stato comunista
C’è stato il rigurgito antifascista e antitotalitario, il carcere duro sotto i colpi del Tribunale speciale mussoliniano, poi la stagione della Resistenza con la partecipazione diretta alla lotta di Liberazione, fino allo sbocco nell’Assemblea costituente e la visione, da una posizione privilegiata di protagonista, dell’alba di una prima democrazia. Poi, il partito socialista e il sindacato, vissuto dal di dentro, dal cuore pulsante della classe operaia: la rappresentanza delle tute blu. E una lunga compromissione, profonda e nel senso nobile del termine, con la vita della sinistra in tutte le sue forme più articolate e frammentate, i suoi tentativi di rispondere al Novecento convulso: dal Sessantotto, agli anni di piombo, fino al crollo del Muro e dell’illusione di vedere realizzato l’ "antico sogno". Una partecipazione che si articola in esperienze diverse: Psiup, Pdup, Democrazia proletaria, la vicinanza indipendente al Pci e la conclusione con le ceneri di quella storia, il Pds. A coronare il tutto, già ricco di per sé, la passione per lo studio degli eventi, la scrittura, il giornalismo. Mai vissuti però come impegni puramente intellettuali, vezzo elitario di chi ha studiato con neutralità, scelta di chiudersi nella torre d’avorio che dall’alto guarda il reale: ma al contrario, impegni militanti, in pieno rispetto dell’insegnamento gramsciano dell’ uomo di mente che resta ancorato alla sua missione politica, alla sua classe.
Dunque scrivere e studiare ma sempre con un occhio attento al presente storico e sotto la guida di un progetto squisitamente politico. Vittorio Foa è stato tutto questo, forse molto altro ancora. Oggi che si è spento all’età di 98 anni, sazio della vita probabilmente, non stupisce che la classe dirigente lo ricordi come un padre della patria. E che lo faccia la sinistra in particolare, perché proprio quest’ultima gli deve molto. Da Veltroni a Bertinotti, da Napolitano allo stesso Fini, passando per Cicchitto e Alemanno, il coro di apprezzamento è unanime.%

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Massacro in Colombia

A

SUD

ASUD INFORMA

Massacro in Colombia

27
indigeni assassinati nelle ultime due settimane

Giorni di sangue in Colombia. Forze armate e esercito stanno infatti
reprimendo nel sangue le mobilitazioni generali indette dal 14 al 19 ottobre dal
Comosoc, la Coalizione dei Movimenti e delle Organizzazioni Sociali della
Colombia.

Durante le ultime due settimane sono stati assassinati 27 indigeni nei
Dipartimenti del Cauca, Nariño e Caldas. Le aggressioni hanno prodotto fino ad
ora il ferimento di 28 persone, decine di sparizioni e centinaia di casi di
minacce e intimidazioni contro i manifestati in diverse regioni del paese.

Pochi giorni fa il Governo colombiano – per legittimare il ricorso alla
repressione – aveva dichiarato lo Stato di Emergenza Interna nonostante la
palese insussistenza dei requisiti costituzionali previsti. A ben guardare, il
provvedimento è servito a restringere diritti e libertà fondamentali rendendo
passibili di condanna penale i partecipanti alle mobilitazioni.

Nella
comunità de La Maria, nel Cauca, 15.000 indigeni sono accerchiati dall’esercito
e la possibilità che l’accerchiamento si traduca in un massacro è purtroppo
sempre più vicina.

Nel
frattempo al Popolo U’wa pronto a marciare è stata impedita dal Battaglione
Energetico e Vial numero 1 la partecipazione alla mobilitazione pacifica nel
dipartimento di Boyacá. 

Gli aggiornamenti sui fatti degli ultimi giorni troveranno spazio domani
sul quotidiano Il Manifesto, che pubblicherà una analisi sulla drammatica
situazione colombiana firmata da Giuseppe De Marzo di A Sud.

Visto quanto esposto, nel denunciare la gravità della situazione dei
Popoli Indigeni della Colombia, e manifestando sostegno alla Mobilitazione
Nazionale di Resistenza Indigena e Popolare,

convochiamo

le
organizzazioni sociali, sindacali, i settori popolari e la società civile
tutta,a livello nazionale ed internazionale, a sottoscrivere questo
appello
, per sostenere la mobilitazione indigena e quelle di altri settori
che lottano in difesa dei propri diritti

INVIANDO
una mail con il seguente testo
(in italiano e spagnolo):

"Denunciamo la gravità della situazione dei Popoli Indigeni della
Colombia, manifestiamo il nostro sostegno alla Mobilitazione Nazionale di
Resistenza Indigena e Popolare e chiediamo al Governo Colombiano di garantire le
condizioni per lo sviluppo della libera protesta nelle diverse regioni e di dare
risposta alle richieste avanzate.

Chiediamo
con forza agli organismi di controllo, in particolare all’Organismo di Difesa
del Popolo, di assumersi la responsabilità di garantire i diritti fondamentali
dei popoli indigeni e di accompagnare la mobilitazione nel paese.

Chiediamo
al Governo italiano, al Sistema delle Nazioni Unite e agli organismi
internazionali presenti in Colombia di contribuire con i mezzi a loro
disposizione a garantire l’effettivo rispetto del diritto alla vita, all’
integrità fisica, culturale e territoriale dei popoli indigeni e di tutta la
società civile colombiana.

In
spagnolo:

"Denunciamos la gravedad de la situación de los Pueblos Indígenas de
Colombia, manifestamos nuestro respaldo a la Movilización Nacional de
Resistencia Indígena y Popular,  e instamos al Gobierno Colombiano a garantizar
las condiciones para el desarrollo de la libre protesta en las diferentes
regiones, y a emprender acciones para dar respuesta a las demandas
planteadas.

Instamos
a los organismos de control, en particular a la Defensoría del Pueblo, para que
asuma la responsabilidad de garante de los derechos fundamentales de los pueblos
indígenas, y para que acompañe la movilización que se desarrolla actualmente en
diferentes regiones del país.

Invitamos al Gobierno italiano, al Sistema
de las Naciones Unidas y a los organismos internacionales presentes en Colombia
a hacer seguimiento a la movilización, y a contribuir a que se garantice la
vida, la integridad física, cultural y territorial de los pueblos indígenas de
Colombia. "

Gli indirizzi delle autorità alle quali inviare le comunicazioni sono le
seguenti:

SABAS PRETELT DE LA VEGA Ambasciatore
colombiano in Italia
eroma@cancilleria.gov.co

FRANCO
FRATTINI Ministro degli esteri Italia frattini_f@camera.it

FRANCISCO
SANTOS Vicepresidente della Repubblica Colombia fsantos@presidencia.gov.co

JUAN
MANUEL SANTOS Ministro della Difesa Colombia
siden@mindefensa.gov.co
mdn@cable.net.co


MARIO IGUARAN Fiscale Generale della Nazione
Colombia 
contacto@fiscalia.gov.codenuncie@fiscalia.gov.co


WOLMAR
ANTONIO PEREZ ORTIZ Difensore del Popolo 
defensoria@defensoria.org.co
secretaria_privada@hotmail.com

EDGARDO
JOSE MAYA VILLAZÒN Procuratore Generale della Nazione
anticorrupción@presidencia.gov.co
reygon@procuraduría.gov.co

CARLOS FRANCO Programma Presidenziale per Diritti Umani e Diritto
Internazionale Umanitario
cefranco@presidencia.gov.co
fibarra@presidencia.gov.co

MARCELO CASTRO FOX Rappr. Permanente in Colombia della CIDH castrofox@oit.org.pe
cidhoea@oas.org


Vi
chiediamo di inviare la copia delle vostre comunicazioni inviate al seguente
indirizzo:
comovsoc@riseup.net
e
mision@onic.org.co

Vi ringraziamo per la solidarietà

Per seguire
le mobilitazioni, per informazioni e contatti con la delegazione italiana in
Colombia:

www.asud.net
maricadipierri@asud.net

 

Per
informazioni o contatti con l’Associazione Asud

Para informaciones y conctactos
con la Asociacion A Sud

Via Romano
Calò 48, 00139 Roma

www.asud.net

redazione@asud.net

tel. 0039
068803570

Se non
desideri ricevere le nostre comunicazioni invia una mail vuota con oggetto
RIMUOVI a redazione@asud.net

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troppe cose

poco tempo.

A presto.

 

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House OKs classes for foreign kids – Opposition slams ‘xenophobia’

A controversial government proposal
to create special classes for immigrant children instead of allowing them to
enter directly into Italian schools won approval in the House on Tuesday
evening. The measure, proposed by the Northern League and passed by
265 votes to 246, would require foreign children to pass a specially designed
entrance test before being admitted to schools. While those who
passed would be able to join ‘normal’ classes, children who failed would be
placed in so-called ‘bridge’ classes, where they would follow Italian language,
law and citizenship courses as well as a basic curriculum until they could pass
the test.


      The measure would also require schools to ensure a
”proportionate” distribution of foreign students in normal school classes
”to facilitate full integration and prevent the risk of forming classes of
foreign pupils alone”. ”The spirit of the measure voted yesterday
is to guarantee equal opportunities to foreign students and facilitate
integration,” said League House whip Roberto Cota. ”We want
a society in which people who arrive here have full rights, but respect our law
and learn our language and our rules”.

      But the motion came under
fire from opposition politicians, with Democratic Party senator Vincenzo Vita
describing it as ”an act of the worst xenophobia”. ”How is
it possible to vote for such a text? It takes us back to the racism and hatred
towards diversity that existed three centuries ago. This is a black page (in
parliament’s history) that must be withdrawn immediately”. 
Italy of Values House whip Pierfelice Zazzera said rather than moving towards
integration the measure ”creates other walls, divides, excludes and
segregates”.

      ”Today we create separate classes for foreign
pupils, tomorrow for the disabled, the day after for homosexuals, and then
separate classes for political affiliations,” he said.  The
motion also drew concern from two members of Premier Silvio Berlusconi’s People
of Freedom Party.  Alessandra Mussolini, who heads the Parliamentary
Children’s Committee, and fellow MP Souad Sbai said they ”felt the duty to ask
for an urgent meeting” with Education Minister Maria Stella
Gelmini.

      ”While we are aware of the problems of language and
cultural diversity when introducing foreign students into schools, we maintain
that the exchange of knowledge is fundamental for real integration,” they
said. Separate bridge classes ”would risk transforming susceptible
students into socially unequal citizens,” they added. Cota hit
back at criticism, saying that ”people who maintain there is any wish to
discriminate either haven’t read the text or are acting in bad
faith”.

      The measure will have to be passed by the Senate before
coming into effect.  According to the Italian Association of Italian
Municipal Councils (ANCI), there are currently 690,000 foreign students from 190
different countries in Italian schools.  Earlier this year the
government pledged to ensure that minors in the country’s Roma gypsy camps were
sent to school.

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LIBERA INFORMAZIONE A ROCCASECCA

Grande successo della prima edizione Info block notes – due giorni di pane, amore e informazione, press festival organizzato dall’associazione 6i – to be media a Roccasecca, in provincia di Frosinone. La voglia di libera informazione ha animato i numerosi eventi che hanno vivacizzato la sonnolenta cittadina del frusinate. Giornalisti, grafici, media-attivisti, hacker, editori, promotori, donne e uomini hanno parlato, si sono confrontati, hanno dato vita a dibattiti interessanti e partecipati. E attendono adesso, impazienti, la seconda edizione…..

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No all’autocensura e alle notizie manipolate – I giornalisti mettono ai raggi x… il giornalismo

Il 27 e 28 settembre il primo “press festival” a Roccasecca (Frosinone)

Si parlerà di  giornali e mafie con Libera Informazione di Roberto Morrione

E analisi del Web, tv, gruppi indipendenti sul territorio

Sarà un “assalto al castello” delle notizie approssimative, manipolate, spettacolari, che popolano i mass media italiani. Il giornalismo studia se stesso in modo critico per cercare un nuovo modo di fare informazione in nome del diritto-dovere di informare da parte del giornalista e il diritto ad essere informati da parte dei cittadini. L’informazione pubblica come bene primario a garanzia della conoscenza e della democrazia e un nuovo patto con i lettori sono i due punti attorno ai quali ruota l’iniziativa "Ultime le notizie. Infoblocknotes per non subire più l´informazione”, in programma il 27 e il 28 settembre a Roccasecca (Frosinone).

A promuovere il primo “press festival” (con il patrocinio del Comune di Roccasecca e della Regione Lazio) con incontri, dibattiti, corso di giornalismo per giovani e spettacoli, è l’associazione "6ì/to be media”, costituita da giornalisti e operatori della comunicazione, oltre che da esponenti della società civile. Un evento, quello di Roccasecca attorno al quale cresce di giorno in giorno  l’adesione di singoli giornalisti e di testate (tra cui left-Avvenimenti, Liberazione, Carta, Radio Radicale, Radio Popolare Roma, Notizie Verdi, Libera Informazione, Eco tv, Arcoiris, Rosso di Sera, gruppi di informazione come Agoravox).

Tra gli incontri, quello di sabato alle 17.30 su “Giornali locali e mafie” organizzato dall’associazione “6i” in collaborazione con Libera Informazione di Roberto Morrione; per l’associazione che si occupa del giornalismo “in prima linea” interverrà Santo Della Volpe. Ma il confronto sarà anche su “New media e tradizione, dal ciclostile alla web tv” (sabato ore 12) su “La fabbrica della censura” (sabato ore 20). mentre il giorno successivo si toccherà anche il tema su “Sinistra e crisi dei giornali”. All’insegna della libera espressione anche lo spettacolo con Giulio Cavalli “Do ut des” e il concerto dei Chattanooga (domenica ore 21.30) a cura di Giorgio Verdelli promosso in collaborazione con Sudovest produzioni nell’ambito della Settimana della  Musica di Radio1.

Durante l’iniziativa di Roccasecca anche un corso gratuito sul giornalismo d’informazione (per iscrizioni 6media@mclink.it), appuntamenti enogastronomici, proiezioni di film, presentazione di libri.

Tutto il programma su www.6media.info.

Informazioni: 320.6650033 – 349.5317918

e-mail: 6media@mclink.it

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